Molte persone, nell’acquisto di reti e materassi matrimoniali, commettono l’errore di pensare che esistano modelli standard, adatti a qualunque tipologia di struttura fisica. Si tratta di un errore frequente e capace di pregiudicare non poco il riposo notturno. Ma quali sono i fattori da valutare nell’acquisto di un materasso e di una rete adeguata? E come si abbinano tra di loro reti e materassi matrimoniali? Va detto che la scelta della rete è strettamente correlata alla tipologia di materasso, vediamo nei dettagli in che modo.
I fattori da valutare nell'acquisto di reti e materassi matrimoniali: come si abbinano correttamente questi supporti? E quali caratteristiche deve avere una rete a doghe?
La scelta del materasso deve essere valutata tenendo conto prioritariamente della rete per letti. Se quest’ultima non viene scelta nel modo adeguato si rischia di vanificare la performance del materasso, rendendo di fatto l’acquisto inutile. Per essere di buona qualità, la rete a doghe, deve avere determinate caratteristiche, in primis la rigidità: un fattore che garantisce il giusto allineamento della colonna vertebrale. Per non causare dolori articolari e muscolari, tuttavia, deve essere dotata anche di un buon grado di flessibilità, che consenta di muoversi durante il riposo notturno senza causare eccessiva pressione sulla schiena. È inoltre di fondamentale importanza abbinare la rete al materasso, seguendo regole basilari che permettono un buon sonno ristoratore. Vediamo quali sono iniziando dall’evoluzione storica dei vari modelli.
Un po' di storia: l’evoluzione delle reti e materassi matrimoniali
Le reti per letti, nel corso del tempo, sono state caratterizzate da un’evoluzione notevole. Fino alla metà del diciottesimo secolo i letti in Europa erano decisamente spartani: venivano infatti realizzati riempendo i cosiddetti “sacchi” con lana o paglia, dei grandi contenitori che fungevano da materassi. Questa base primordiale veniva usata su letti costituiti da tavole di legno, o in molti casi direttamente in terra. Verso la metà del Settecento cominciò a diffondersi in Francia la cultura del “riposo”, e una volta acquisita la consapevolezza della sua importanza si cominciarono ad usare supporti imbottiti più composti, belli ed eleganti, che si diffusero in tutta l’Europa continentale. Si tratta dei cosiddetti “sommier”, chiamati anche “cassoni”: grossi materassi imbottiti che garantivano una buona rigidità di sostegno, dotati di una struttura interna realizzata in legno e molleggi posti sulla struttura superficiale. Questi modelli erano piuttosto comodi e funzionali, ma presentavano un problema non indifferente: non erano dotati di un sufficiente grado di elasticità, e proprio per questo diventavano assai scomodi e disagevoli per i materassi basilari dell’epoca. Ecco perché, verso i primi anni del ‘900, cominciarono a comparire i nuovi supporti da letto, caratterizzati da telai in ferro con reti metalliche interne. Questi modelli erano in grado di mantenere un’elevata elasticità, erano salubri e realizzati in metallo, permettevano anche una buona areazione del materasso ed erano piuttosto comodi. Inizialmente queste reti si caratterizzavano per la presenza di sottilissime molli interne, realizzate in ferro. Queste formavano dei piani ampi “tessuti” fittamente, su cui venivano sistemati i materassi che, in quel periodo storico, erano imbottiti con lana o tessuto vegetale. A partire dagli anni Sessanta iniziarono a spopolare un nuovo e caratteristico modello: il cosiddetto “materasso a molle”. Anche la concezione delle reti iniziò a cambiare, nel corso di quegli anni sul mercato furono lanciate le reti in acciaio dotate di elevata resistenza, costituite da un telaio perimetrale in ferro, ma i cui elementi elastici di supporto erano rappresentati da molle ondulate (o in certi modelli piatte, a elica o di diversa forma), legate tra di loro con elementi rigidi: questi donavano un supporto ideale per chi voleva riposare su un letto né morbido né duro, ma dotato della giusta flessibilità. I primi modelli dotati di sostegno per la colonna vertebrale furono lanciati intorno agli anni ‘60, quando vennero realizzate le prime reti per letti dotati di struttura a rete di ferro. Questi modelli erano capaci di sostenere il peso del corpo adeguatamente, consentendo di mantenere la spina dorsale completamente allineata. Con il trascorrere del tempo l’evoluzione della tecnologia continuò, fino a giungere ai nostri giorni alla realizzazione delle reti a doghe in legno. Questo materiale è dotato infatti di tutte le caratteristiche necessarie a fornire al corpo l’adeguato sostegno durante il riposo notturno, non essendo né rigido né cedevole. Si tratta di caratteristiche che aiutano la colonna vertebrale a rimanere nella posizione più ottimale. Essendo un materiale non conduttore, inoltre, il legno non impedisce la naturale traspirazione del corpo ed evita l’eventuale accumulo di elettricità statica. I modelli a doghe di legno flessibile sono oggi molto diffusi, consentono infatti di riposare su un letto silenzioso ed eliminano a monte il problema tipico di quelli classici a “molle”: perché garantiscono una maggiore salubrità e flessibilità durante il riposo.
La regola generale per la scelta del materasso ideale
La regola generale per abbinare reti e materassi matrimoniali è semplice: la valutazione deve essere fatta in relazione alla durezza o alla morbidezza del materasso. Più quest’ultimo è morbido più la rete dovrà essere in grado di contrastare l’elevato livello di flessibilità, conferendo il giusto supporto alla struttura corporea ed evitando dolori alla colonna vertebrale. Se il materasso è rigido invece, la rete deve essere maggiormente flessibile, in modo da adattarsi perfettamente alla colonna vertebrale. Vediamo alcuni esempi pratici che permettono di abbinare adeguatamente reti e materassi matrimoniali.
Le varie tipologie di reti per materassi
Le reti per materassi si distinguono in numerose tipologie. Quelle con struttura multi-listello sono l’ideale per materassi in lattice o in poliuretano. Le doghe poste in modo ravvicinato tra di loro garantiscono elasticità e traspirazione, facendo passare l’umidità che in genere si forma durante il riposo notturno. Chi sceglie invece un materasso con molle insacchettate, è preferibile che si orienti verso una rete con una struttura maggiormente uniforme, in modo da dare un maggiore sostegno alla spina dorsale prevenendo dolori alla schiena. In questo caso è preferibile optare per una rete con doghe più larghe, ben distanziate tra di loro. Se si utilizza un materasso matrimoniale, naturalmente, questo si deve abbinare a una rete matrimoniale, e viceversa. Anche se scelti dello stesso tipo, non è consigliabile usare due parti separate su una rete con struttura matrimoniale (ovvero due materassi singoli sopra una rete matrimoniale), altrimenti ne verrebbe meno la corretta distribuzione del peso. Lo stesso discorso vale per due reti singole, che si devono sempre utilizzare soltanto con due materassi singoli. Queste, infatti, se usate con reti matrimoniali, non sarebbero in grado di distribuire il peso adeguatamente, proprio perché nel mezzo non hanno parti di sostegno adeguate. Per quanto riguarda le reti a doghe in particolare, è possibile distinguere tra supporti con materiali in metallo e in legno: entrambe le tipologie sono robuste e durevoli nel tempo, anche perché i modelli in legno vengono realizzati utilizzando materiali naturali di elevata qualità.
Le doghe in legno: come scegliere la rete adeguata alle proprie esigenze
Esistono diverse tipologie di reti a doghe in legno, e ognuna di queste è dotata di caratteristiche di sostegno diverse. Come scegliere quella più adeguata alle proprie esigenze? Nella scelta vanno valutati in primis il tipo di materasso che si usa abitualmente, la corporatura e le caratteristiche fisiche della persona, il tipo di suolo su cui verrà appoggiata la rete. Per non sbagliare è sempre consigliabile affidarsi a dei professionisti del settore come quelli presenti nei punti vendita Materassimegastore, che potranno orientarvi nella scelta della combinazione adeguata tra reti e materassi matrimoniali. La prima regola da non sottovalutare è dunque questa: una rete di qualità per letti deve essere sufficientemente rigida, in modo da agevolare l’allineamento della spina dorsale e facilitare i movimenti notturni della persona. Al contempo deve essere però abbastanza flessibile, in modo tale da consentire alle spalle degli uomini, o nel caso delle donne al bacino, di non essere sottoposti a pressione durante il riposo, in modo da evitare dolori e disturbi del sonno. Ci sono peraltro alcuni accorgimenti basilari che possono aiutare nella scelta di reti e materassi matrimoniali da abbinare: se si sceglie un materasso in lattice o poliuretano si consiglia di abbinarlo a una rete multi-listello, ovvero costituita da tante piccole doghe tra loro ravvicinate. Queste garantiscono infatti un elevato livello di elasticità e permettono la traspirazione. Se si opta per un materasso a molle insacchettate, invece, è consigliabile abbinare a una rete con una struttura uniforme, preferibilmente a doghe larghe, l’importante che siano distanziate l’una dall’altra per massimo sei centimetri. Una struttura simile permetterà al materasso di rimanere sostenuto, permettendo così un ottimo sostegno della colonna vertebrale. La scelta della rete dovrebbe essere calibrata in base al livello di durezza del materasso. Se quest’ultimo è morbido è consigliabile optare per una rete capace di contrastare la flessibilità del materasso, soprattutto per prevenire dolori articolari. Se il materasso è duro invece, è consigliabile optare per una rete più flessibile, che sia in grado di compensare la sua rigidità e aiuti, dunque, l’adattamento della colonna vertebrale. Va infine detto che l’evoluzione del mercato delle reti a doghe ha consentito lo sviluppo di modelli di reti motorizzati: si tratta di supporti gestibili con telecomando, in modo da regolarne l’altezza della testa e dei piedi. Si tratta della soluzione ideale per le persone anziane o per gli allettati, perché permettono di muovere il letto con estrema facilità e alzare piedi e testa. Se si sceglie questa tipologia di rete è consigliabile optare per un materasso realizzato con materiale elastico, evitando i modelli a molle tradizionali o insacchettate.
Che caratteristiche deve avere una buona rete?
Quali fattori sono imprescindibili nell’acquisto di una nuova rete? Il requisito fondamentale che deve avere una rete di qualità è una struttura capace di mantenere la schiena in posizione ottimale, senza farla inarcare o accentuarne le curvature naturali. Ciò significa che la spina dorsale e il collo devono rimanere allineati durante il riposo notturno, mentre il bacino e le spalle non devono essere sottoposti a sforzi o posizioni innaturali. L’elemento fondamentale del rapporto ergonomico è infatti l’interazione che si produce tra il letto e la colonna vertebrale, ed è proprio in questo punto che devono essere focalizzati gli interventi volti a ottenere il miglior “sistema letto” possibile. Per questi motivi la scelta di reti e materassi matrimoniali deve essere fatta con attenzione, tenendo conto in primis della propria struttura fisica e di altri fattori, tra cui in particolare l’altezza, il peso, il modo di dormire e la base destinata ad accogliere il materasso stesso, ovvero la rete. In linea generale si può affermare che gli individui con una struttura corporea asciutta necessitano di una struttura un po’ più morbida, quando si prova il letto è consigliabile fare attenzione alle parti sporgenti del corpo: in particolare alle spalle degli uomini, tenendo conto che un materasso troppo duro potrebbe far inarcare eccessivamente la colonna vertebrale, facendo assumere alla schiena una posizione poco naturale con conseguenti fastidi e dolore. La stessa cosa vale per le donne: queste hanno infatti normalmente il bacino più largo rispetto agli uomini. Se la persona che necessita di un materasso da abbinare a una rete soffre di allergie, ad esempio agli acari o alla polvere, è vivamente consigliabile orientarsi verso modelli di sostegno da letto che permettano di spostarlo facilmente, in modo da consentire una semplice pulizia dello spazio sottostante al materasso stesso. Si tratta di elementi da valutare con attenzione nella scelta di reti e materassi matrimoniali, pena un riposo di cattiva qualità.
Come scegliere il materasso in base alle proprie esigenze
Da quanto detto si evince che la scelta della rete corretta è strettamente legata alla tipologia di materasso. Se si decide di optare per un materasso a molle, ad esempio, di tipo ortopedico, si dovrebbe adattare a una rete preferibilmente rigida, capace di opporre una resistenza adeguata al materasso, cosa necessaria nel caso in cui una persona soffra di mal di schiena. Chi vuole un materasso più morbido invece, ed elastico, magari realizzato in lattice sintetico e Memory, dovrà preferibilmente optare per una rete a doghe più elastica (magari regolabile), in modo da assecondare i movimenti del materasso senza creare avvallamenti capaci di compromettere la posizione della colonna vertebrale. Per qualsiasi esigenza su reti e materassi matrimoniali non esitate a contattarci o a recarvi in uno dei tredici punti vendita della nostra catena.